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Persona che tiene in mano una bottiglia d'olio

Quando l’olio è messo a disposizione dei clienti pubblici, che sia extravergine o di qualsiasi altro tipo, deve essere necessariamente etichettato. 

L’etichettatura dell’olio d’oliva serve per tutelare il diritto alla salute del consumatore, sia per garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi che per assicurare un’adeguata informazione e una corretta pubblicità, esercitando le pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà.

L’etichettatura degli oli d’oliva è regolamentata a livello europeo dalla legislazione alimentare e deve seguire precise norme definite da organi sovranazionali.

Vediamo insieme quali sono  i principali elementi che devono essere presenti sull’etichetta di un olio d’oliva:

  1. Denominazione del prodotto: “Olio d’oliva” o “Olio extravergine d’oliva”.
  2. Nome o ragione sociale e indirizzo del produttore o del confezionatore.
  3. Paese di origine: deve essere indicato il paese di origine dell’oliva, non necessariamente quello in cui l’olio è stato prodotto o confezionato.
  4. Numero di lotto o identificativo univoco del prodotto.
  5. Data di scadenza o termine minimo di conservazione.
  6. Caratteristiche organolettiche: informazioni sul gusto, l’odore e l’aspetto dell’olio.
  7. Modalità di conservazione: raccomandazioni sulla temperatura e la conservazione dell’olio.
  8. Eventuali allergeni presenti: ad esempio, se l’olio è stato elaborato in un impianto che lavora anche noci o frutta a guscio.
  9. Indicazioni sul contenuto di acidità: l’acidità totale non deve superare lo 0,8% per essere definito “extravergine”.
  10. Eventuale logo di qualità: ad esempio, quello dell’Unione Europea per gli oli d’oliva DOP o IGP.

Sono necessarie tutte queste informazioni? 

L’etichetta degli oli d’oliva deve riportare informazioni complete sul prodotto, di modo che il consumatore possa  verificare che il prodotto soddisfi le sue esigenze e preferenze.

Perché per l’etichettatura dell’olio è preferibile affidarsi ad una società di consulenza?

Affidarsi a una società di consulenza per l’etichettatura dell’olio d’oliva può avere diversi vantaggi:

Una società di consulenza ha una conoscenza approfondita delle norme e della legislazione: le società di consulenza sono infatti  specializzate nella conoscenza delle leggi che regolamentano l’etichettatura degli alimenti, compresi gli oli d’oliva, e possono garantire che l’etichettatura sia conforme a tutte le norme applicabili.

Inoltre, un’etichettatura completa contribuisce a migliorare la qualità l’immagine del prodotto: aumentando la fiducia del consumatore e potenziando la brand reputation.

Una società di consulenza assicura completa protezione dalle sanzioni e tutela dalle controversie legali: l’etichettatura non conforme alle norme può comportare multe ed esporre l’azienda a rischi legali, che possono avere conseguenze negative per l’immagine e le finanze dell’azienda. 

Inoltre, le società di consulenza possono contribuire a ottimizzare la strategia di marketing, identificando i punti di forza e le opportunità per differenziare il prodotto, aumentandone la visibilità e la competitività sul mercato.

Quali sono le norme da rispettare nel caso dell’etichettatura dell’olio d’oliva?

L’etichettatura degli oli d’oliva è regolamentata a livello europeo dalla legislazione alimentare e deve seguire precise norme per garantire che i consumatori ricevano informazioni complete e affidabili sul prodotto.

Ecco alcune delle principali norme che riguardano l’etichettatura degli oli d’oliva:

  • Regolamento (UE) n. 1169/2011: questo regolamento stabilisce le norme per la fornitura di informazioni ai consumatori sugli alimenti, compresi gli oli d’oliva. Prevede, ad esempio, l’obbligo di indicare l’origine dell’oliva e il paese di produzione o confezionamento.
  • Regolamento (UE) n. 1308/2013: contiene le norme per la denominazione, la presentazione e la pubblicità degli oli d’oliva. Prevede, ad esempio, l’utilizzo delle denominazioni “Olio d’oliva” o “Olio extravergine d’oliva” in base alle caratteristiche del prodotto.
  • Regolamento (UE) n. 1151/2012: definisce le norme per la protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette (DOP e IGP) degli oli d’oliva. Prevede, ad esempio, l’utilizzo del logo europeo per le denominazioni protette.
  • Standard di qualità per gli oli d’oliva: questi standard, definiti dall‘International Olive Council (IOC), stabiliscono i criteri per la classificazione in base alla qualità degli oli d’oliva e sono utilizzati come riferimento per l’etichettatura.

In sintesi, l’etichettatura degli oli d’oliva deve seguire precise norme per garantire che i consumatori ricevano informazioni complete e affidabili sul prodotto. Queste norme riguardano l’origine, la denominazione, la protezione delle denominazioni protette e la classificazione in base alla qualità.Scopri di più sui nostri servizi di etichettatura degli alimenti.

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